Il concetto di shopping tipico degli Usa arrivato in Europa alla fine del secolo scorso ha spinto a vedere la moda come un insieme di capi di abbigliamento da comprare in quantità e da sostituire molto rapidamente. Poi il mondo è cambiato, si è accorto che avere meno cose ma più belle conveniva tanto agli esseri umano quanto all’ambiente, e così anche nel settore fashion si assiste a una importante virata concettuale. Insomma è ora di porre un freno allo shopping compulsivo che spinge ad acquistare capi a basso prezzo con una qualità a pari livello per investire su un minor numero di capi di miglior fattura e dal ciclo di vita più duraturo.
In questo scenario non possono che riprendere il ruolo da protagonisti gli abiti fatti su misura, per troppo tempo relegati a eccezione in rare occasioni. Eppure non si tratta di dettagli: l’eleganza senza tempo degli abiti su misura non è solo uno sfizio, ma un tratto distintivo che influenza il portamento e la sicurezza di chi lo indossa.
La nascita del prèt à porter
Le ultime due o tre generazioni vedono i vestiti di sartoria come un lusso fuori norma, ma per quanti sono nati prima della Seconda Guerra mondiale era la norma. Risale infatti solo alla fine degli anni ’50 l’espressione prèt à porter, letteralmente “pronto da indossare”, espressione francese che traduceva l’americano ready to wear. Il primo Salone internazionale di questo genere di abbigliamento si tenne a Parigi nel 1957.
Da allora è stata una escalation e nel mondo degli abiti già confezionati si sono distinti alcuni dei più grandi stilisti, quelli capaci di influire sullo stile di intere generazioni: da Mary Quant a Coco Chanel.
Nel frattempo gli abiti su misura venivano messi da parte, utilizzati solo nelle grandi cerimonie o dagli uomini in carriera, come avvocati, manager, personaggi dello spettacolo. Oggi però è arrivato il momento per chiunque di regalarsi almeno un abito su misura da tenere nell’armadio.
Perché avere un abito su misura
L’eleganza è fuori di dubbio, la cura del dettaglio anche. Ma quali sono i motivi per investire in un abito di sartoria? Ecco qualche motivazione.
Basta con i compromessi
Gli abiti già pronti sono divisi per taglie per venire incontro alla maggior parte delle persone, ma si basano pur sempre su delle misurazioni medie. E’ facile capire come si faccia fatica a trovare ciò che veste davvero bene. Spesso provando i vestiti ci si sente fuori luogo, ma in realtà è l’abito che deve adattarsi al corpo, non viceversa. Basterebbe vedere almeno una volta quanto un abito su misura valorizza la propria personale silhouette per toccare con mano la differenza.
Sentirsi meglio sprona a stare meglio
Quando un sarto cuce la stoffa addosso alla propria figura, ogni dettaglio è in ordine e ci si sente al meglio, tanto che si ha voglia di mantenersi in forma. Perché se un pantalone su misura comincia a stingere in vita, è il segnale che si sta cambiando ed è meglio rimettersi in forma; non vorremmo certo rinunciare al piacere di indossare di nuovo quel capo perfetto per noi.
Un abito su misura è per sempre… o quasi
Se felpe è t-shirt durano una stagione o due, l’abito su misura può restare nel guardaroba quasi per sempre. Ovviamente anche questo capo subirà l’usura del tempo, ma molto più lentamente; inoltre, non passa di moda . E’ quindi un investimento fatto su noi stessi, per il nostro benessere e per mettere in risalto la nostra personalità; a volte l’ostacolo più grosso da superare quando si vuole acquistare un abito di sartoria è rendersi conto che, semplicemente, ce lo meritiamo.
L’asso nella manica per gli appuntamenti importanti
Un invito dal capo per una cena informale o un colloquio per una grande azienda per cambiare lavoro. Eventi che si spera prima o poi capitino nella vita di tutti e che richiedono anche un po’ di formalità. Ecco che arrivare con il proprio abito su misura, quello che non solo valorizza ma fa anche sentire sicuri di sé, dà una marcia in più. Non è un dettaglio di poco conto: significa partire avvantaggiati. E ci sono occasioni in cui la fortuna ha bisogno d tutti gli appoggi che riusciamo a fornirle.
