Con il termine risvolto si intende la piega che si trova in fondo alla gamba dei pantaloni. Non si tratta di una striscia di stoffa aggiunta a quella già esistente però; in realtà non è altro che la stoffa ripiegata su sé stessa, che può assumere diverse altezze e quindi diversi stili. Può apparire sottile in maniera sottile o anche leggermente più alta, e talvolta la moda la vuole altissima.
In generale possiamo dire che la tipologia del risvolto dipende molto dalle occasioni alle quali siamo chiamati a presenziare. In generale, i pantaloni vengono confezionati già con il risvolto ma ciò non toglie che, qualora il nostro gusto personale lo ritenesse opportuno, non si possa fare al momento. Ma anche in questo caso è bene dare prima un’occhiata al “galateo della moda” onde evitare di apparire inopportuni o demodé.
Pantaloni con il risvolto quando indossarli
In origine, il risvolto era una ingegnosa trovata delle mamme per adattare i pantaloni troppo lunghi dei bambini; poi, insieme alla crescita, la stoffa si sarebbe “srotolata” per seguire la gamba che si allungava. Una abitudine arrivata con la diffusione degli abiti pret a porter, insomma non fatti su misura.
L’ingegno però opera proprio là dove c’è la banalità, e negli ultimi anni la moda ha fatto del risvolto una scelta di stile, tanto che oggi lo si può applicare sia a un pantalone di taglio classico sia a un capo d’abbigliamento più sportivo, come il classico jeans.
In virtù di questa sua versatilità, si può affermare che il risvolto dà un impronta casual all’abbigliamento. Di conseguenza, gli specialisti della moda sconsigliano vivamente di sfoggiare pantaloni con il risvolto in occasioni importanti e particolarmente formali, come possono essere i matrimoni o riunioni di lavoro che hanno un certo peso. Di norma, è meglio evitare di applicare il risvolto in quei momenti in cui è richiesto un determinato abbigliamento elegante.
Il risvolto: alto o basso?
Come accennato, l’altezza del risvolto può essere sottile oppure più alta. In linea generale, la piega si muove tra i 3 e i 4 centimetri di altezza. Gli stilisti non stabiliscono una regola fissa sulle dimensioni del risvoltino. Molto dipende dal proprio senso estetico e anche dalle circostanze.
Esistono poi capi che osano arrivare molto più su, soprattutto con i jeans, mostrando un risvolto anche di 7 o 8 centimetri. Sono capi dedicati al tempo libero, oppure a incontri mondani dove sono protagoniste le regole del fashion. Bisogna però anche saperli portare e abbinare; se non ve la sentite, optate per un risvolto classico.
Tipi di risvolti
Nella parte terminale dei pantaloni il risvolto non è presente sempre alla stessa lunghezza. La diversa tipologia del risvolto dipende da tanti fattori che vanno dal contesto all’età, passando, perché no, per le proprie preferenze di stile.
Il pantalone di taglio classico o casual avrà alla fine della gamba un risvolto che copre completamente la caviglia e la piega andrà ad adagiarsi, delicatamente, sul collo della scarpa. In questo look rientrano tutti i pantaloni che hanno un linea sobria e senza pinces. Non offendiamo nessuno se consideriamo questo outfit, leggermente, fuori moda.
Per capire quali sono i pantaloni con il risvolto più moderni e dal taglio sportivo, basta osservare quelli che indossano i giovani. In questo caso noteremo che il risvolto lascia la caviglia scoperta e in alcuni tipi di outfit la scarpa abbinata può non prevedere l’utilizzo del calzino o al massimo un “fantasmino”. Giustamente, un pantalone con un risvolto del genere è adatto a delle occasioni informali, una serata fuori con gli amici, ad esempio. Spostando l’asse generazionale ancora più in basso troviamo lo stile sbarazzino dei ragazzini che rompono sia gli schemi classici che quelli moderni, sfoggiando un pantalone con il risvolto in cui la piega finale va, addirittura, al di sopra della caviglia, anche di qualche centimetro. Sotto i pantaloni con un risvoltino così corto è sconsigliato indossare dei calzini; quindi la scarpa ideale è il mocassino.
